Proviamo a ripartire!Posted: 26 Jun 2020 06:47 AM PDT Ospitali che aprono i battenti ed ospitali che restano in attesa di tempi migliori. Questa è la realtà lungo i cammini in Italia ed all'estero. In questo periodo di ripresa della vita, sono molti i pellegrini che, caricando lo zaino sulle spalle, stanno ripercorrendo le storiche vie di pellegrinaggio e, quindi, anche la Via Francigena. Ed è per questo che la Confraternita di San Jacopo di Compostella di Perugia intende riaprire le proprie ospitalità per accogliere il pellegrino in marcia verso la Meta prescelta. Il primo ad aprire le porte è l'ospitale di San Gimignano alle porte di Siena: l'Ospitale dei Santi Agostino e Giacomo è pronto nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza ad oggi in vigore. Qui di seguito il decalogo delle regole da seguire: Al momento, però, i turni degli ospitalieri non sono completi e pertanto, invitiamo a verificare la presenza degli stessi prima di giungere all'Ospitale di San Gimignano ai seguenti recapiti: cell. 389.0271946 e segreteria@fraternitaospitalieri.it . 10 i posti letto a disposizione. Intanto in Spagna...In vista della "riapertura" ufficiale del Cammino di Santiago prevista per il prossimo 1 luglio, è stato firmato un accordo tra l'autorità governativa galiziana e l'Istituto per la qualità turistica spagnola (ICTE), che punta ad assicurare una maggiore sicurezza dei pellegrini che camminano sul Camino. L'accordo, rientrante nel programma Camiño Seguro, prevede il finanziamento di 170.000 euro ed ha come scopo quello di riattivare il pellegrinaggio in modo coordinato e progressivo su tutto il percorso. Uno dei primi è la creazione di corridoi sicuri: a tal fine è stato preparato un manuale con tutta una seria di raccomandazioni volte a migliorare i processi per prevenire i rischi di contagio dalla pandemia, ottenendo così un adeguato livello di sicurezza. Il documento è diviso in quattro principali campi di azione: percorsi, spazi, servizi e ostelli. Vengono così analizzate le principali aree di rischio che possono esistere in ciascuna delle diverse rotte ufficiali. Sono, inoltre, individuati gli spazi da dedicare ai pellegrini e le precauzioni che devono essere prese nei servizi pubblici forniti, tra cui, ad esempio, l'assistenza negli uffici di informazione, nonché nelle aree di sosta esistenti per lungo il percorso o nei bagni pubblici ed infine vengono delineati i protocolli di sicurezza per quelle che riapriranno i battenti dal 1 luglio. Fonte https://www.elcorreogallego.es/santiago/blindan-la-seguridad-sanitaria-en-todo-el-camino-de-santiago-FC3545997 A partire da lunedì prossimo, la Spagna consentirà la mobilità tra regioni autonome e aprirà i suoi confini con il continente, quindi in teoria chiunque può approfittare del bel tempo per avviare il Camino de Santiago e avviarlo anche in territorio aragonese. È un'attività all'aperto e in cui la distanza sociale può essere facilmente mantenuta. Ma si può davvero fare il Camino de Santiago? "Ho appena fatto diversi tratti attraverso l'Aragona e in diversi punti l'erba è così ricoperta da non riuscire a vedere la strada", afferma Ernesto Gómez, dell'Associazione dei Comuni del Camino de Santiago (AMCS). "Sono stato in grado di continuare perché so dove sta andando, ma chiunque potrebbe perdersi. È necessaria un intervento di pulizia". Un problema ulteriore è determinato dall'igiene e dalle misure di sicurezza nei rifugi. Il Camino de Santiago francese attraversa cinque comunità autonome (Aragona, Navarra, La Rioja, Castilla y León e Galizia) e nove province: la segreteria tecnica AMCS sta lavorando su un marchio "albergue seguro", che verrà assegnato a coloro che rispettano le linee guida del governo relative alle strutture e alla separazione dei letti e dei letti a castello. In base ai dettami normativi, ogni ostello dovrà valutare se si apre o meno in base alla capacità ricettiva che ha lasciato. Fino all'arrivo dell'etichetta di "albergue seguro", non ci sono regole specifiche per il Camino de Santiago, sebbene le raccomandazioni dell'Istituto per la qualità turistica spagnola (ICTE) siano prese come riferimento. Quindi, ci saranno maschere, gel idroalcolico, lenzuola usa e getta e posate. e persino la temperatura che assume l'arrivo del pellegrino. Per ulteriori info sul tratto aragonese del Cammino: http://www.caminodesantiagoporaragon.com. Quest'anno il Consiglio Comunale di Padrón non aprirà il palazzetto dello sport di Souto per accogliere i pellegrini: restano pertanto disponibili posti liberi in rifugi privati che, a causa delle nuove norme sanitarie, devono ridurre della metà la loro capacità. Le prenotazioni che erano per il centro sportivo di Souto sono già state cancellate: l'assessore alla Cultura e al Turismo, Lorena Couso, conferma che la struttura non aprirà e, nel caso dovessero arrivare grandi gruppi, questi dovranno essere distribuiti tra gli ostelli privati. In linea di principio, la decisione di non aprire il palazzetto dello sport è limitata a quest'anno poiché il prossimo nel 2021 ricorre l'Anno Santo giacobeo e la previsione iniziale è di avere un grande afflusso di pellegrini. Fonte https://www.lavozdegalicia.es/noticia/santiago/padron/2020/06/21/pabellon-souto-padron-acogera-peregrinos-haya-plazas-albergues/0003_202006S21C10991.htm Sebbene per il momento non ci sia alcun annuncio ufficiale, fonti attendibili della Cattedrale di Compostela assicurano che l'Arcivescovo di Santiago, Mons. Julián Barrio, ha accolto con favore la richiesta del presidente della Giunta di Galizia, Alberto Núñez Feijóo, circa la possibilità di prolungare, con la concessione in tal senso del Santo Padre, l'apertura della Porta Santa fino al 25 luglio 2022, giorno in cui ricorre la festività dedicata a San Giacono il Maggiore. Questa la proposta avanzata affinchè durante l'Anno Santo giacobeo, che inizierà il 31 dicembre 2020, possa arrivare nella città dell'Apostolo un numero maggiore di pellegrini che riceveranno in Cattedrale la grazia giubilare. E anche per salvare il settore del turismo. Fonte https://www.elcorreogallego.es/santiago/xunta-e-iglesia-planean-prorrogar-el-jubileo-hasta-el-25-de-julio-de-2022-YY36255733 Ultreya et Suseya! Ringraziamo calorosamente per la rassegna stampa il Confratello Claudio Loreggia |
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